La Musica è Vita.

La musica è il dizionario dei sogni,

con essa si può comunicare senza parlare,

volare senza avere ali

rivivere o andare avanti,

divertirsi o piangere.

sabato 2 aprile 2011

IPOTIROIDISMO E CIBO


DA ELIMINARE:
- Integratori di ferro o integratori di vitamine contenenti ferro
- Integratori di calcio
- Farina di semi di soia
- Idrossido di alluminio (o allumina), un antiacido popolare
- Sucralfato, una medicazione per l’ulcera nonché inibitore della pepsina, il cui eccesso causa ulcere
- Alcuni composti per la riduzione del colesterolo, come la colesterolamina ed il colestipol.
- semi di rapa
- cavolo
- cavolini di Bruxelles
- broccoli
- cavolfiori
- patate dolci
- maizena
- fagioli di lima
- soya e miglio perlato.

DA PROMUOVERE
- alghe
- banane
- patate
- pesce
- radicchio
- barbabietola
- prezzemolo
- semolino.

Più in dettaglio, per chi ha tanta voglia di leggere...

La dieta per la tiroide

Tutte le persone che lamentano disfunzioni tiroidee, dovrebbero apportare alcuni cambiamenti alla loro dieta, favorendo l’uso di cibi ricchi nei nutrienti sinergici e riducendo al minimo quelli antagonisti. I grassi sono da evitare poiché rallentano la velocità di ossidazione cellulare, mentre è utile un buon apporto da un punto di vista proteico. Esistono numerosi lavori che dimostrano come una dieta senza glutine sia fondamentale per ridurre la produzione di autoanticorpi. Quindi, in tutti i casi di disfunzioni tiroidee da cause non ben definite sarebbe bene utilizzarla magari eliminando anche i latticini, ricchi in caseina, altra molecola in grado di attivare delle reazioni di intolleranza. I latticini non sono il cibo più indicato per gli ipotiroidei in quanto ricchi in grassi e calcio che ne è uno dei principali antagonisti. Per le relazioni con la funzione mitocondriale, sarebbe bene utilizzare in abbondanza alimenti ricchi in nutrienti antiossidanti come frutta e verdura fresca possibilmente di origine biologica. Si consiglia di incrementare l’uso di rosmarino per via del suo contenuto in acido carnosico. Nelle successive tabelle elenchiamo una serie di alimenti ricchi nei minerali e vitamine sinergici con la tiroide da incrementare nella dieta.

Alimenti ricchi in SELENIO
ARINGA AFFUMICATA
GERME di GRANO
NOCI BRASILIANE
ACETO di MELE
CAPESANTE
ARAGOSTA
GAMBERETTI

Alimenti ricchi in ZINCO
MANZO
UOVA
TROTA
ANACARDI
OSTRICHE
SEMI di GIRASOLE
MANDORLE

Alimenti ricchi in POTASSIO
KELP
SEMI di GIRASOLE
GERME di GRANO
MANDORLE
UVETTE
PREZZEMOLO

Alimenti ricchi in VITAMINA B1
LIEVITO di BIRRA
GERME di GRANO
FAGIOLI SCURI
NOCI BRASILIANE
CRUSCA di RISO

Alimenti ricchi in VITAMINA A
FEGATO
PEPERONE CHILI
CAROTE
ALBICOCCHE SECCHE
PREZZEMOLO
SPINACI

Alimenti ricchi in VITAMINA D
SARDINE in SCATOLA
SALMONE
TONNO
GAMBERETTI
BURRO
SEMI di GIRASOLE


L’acido fitico e ossalico sono due sostanze che tendono a legarsi al calcio, all’interno del tratto digerente, impedendo il suo assorbimento. Ridurre il livello tissutale di calcio è sempre importante per aiutare la funzione tiroidea per cui è bene assumere i seguenti alimenti ricchi in acidi antagonisti:

Rabarbaro
Spinaci
Erbette
Barbabietole
Cereali integri


Oltre ad aumentare il consumo degli alimenti ricchi in nutrienti in grado di stimolare l’attività tiroidea, è doveroso evitare quelli che contengono nutrienti antagonisti. Tiocianati e composti sulfidrilici inibiscono l’attività dell’ormone tiroideo impedendo che lo iodio si leghi alla tireoglobulina. Gli alimenti ricchi in queste sostanze appartengono quasi interamente alla famiglia delle brassicacee e comprendono:

Cavolo
Cavolini di Bruxelles
Broccoli
Cavolfioreri
Senape


Alcuni tipi di flavonoidi contenuti in alcune piante come fisetina, kempferolo e narigenina, ma principalmente quelli contenuti nella soia (genisteina), sono in grado di inibire la produzione di T4 interagendo con l’enzima (tiroidoperossidasi o TPO) necessario per legare lo iodio alla tireoglobulina. Uno studio effettuato su volontari, prevedeva l’assunzione di circa 30 grammi di fagioli di soia al giorno. Dopo un mese, più della metà dei partecipanti, pur non avendo alterazioni dei test di laboratorio, lamentava sintomi di stanchezza, stipsi, sonnolenza e gozzo rientrati dopo un mese dall’interruzione del test. Questi dati, avvallati da altri lavori, indicano come sia importante evitare l’uso di latti artificiali a base di proteine della soia nei neonati. Le persone predisposte a un ipofunzione tiroidea, devono evitare di mangiare soia e derivati. La soia, inoltre, è molto ricca in rame che, come abbiamo visto, è un potente antagonista. Abbiamo visto che l’antagonista principale della tiroide è il calcio. In caso di ridotta funzione, è fondamentale evitare gli alimenti ricchi in questo minerale: quindi eliminare dalla dieta latte e latticini

Alimenti ricchi in CALCIO
KELP FORMAGGI FARINA di CARRUBEne
RAPA MANDORLE PREZZEMOLO
TORTILLAS di MAIS TARASSACO FOGLIE NOCI BRASILIANE
CRESCIONE LATTE di CAPRA TOFU
FICHI SECCHI BURRO SEMI di GIRASOLE
YOGURT ERBETTE LATTE INTERO


Quindi, ricapitolando, la dieta per migliorare la funzione tiroidea deve prevedere un apporto calorico aumentato da un punto di vista proteico (25-30%) sfruttando fonti povere in grassi come carni bianche, pesce, uova nonché evitando soia e latticini. I carboidrati dovrebbero apportare il 55% delle calorie possibilmente sfruttando maggiormente verdure, frutta e in forma minore, cereali integrali. Evitare le brassicacee anche se la cottura distrugge una buona parte dei tiocianati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Heidi, grazie x la lista molto detagliata! Utilissima! Pero non mi torna una cosa. I alimenti ricchi in calcio da evitare (kelp fino a Latte intero, insomma l'ultimo pezzo) ci sono dei alimenti come il Kelp e mandorle che stanno anche su la lista da promuovere.

Anonimo ha detto...

In caso di ipotiroidismo è essenziale alimentarsi con una dieta che fornisca tutti gli elementi nutritivi in quantità sufficiente. Sono necessari gli alimenti ricchi di iodio come il sale iodato, il pesce, i crostacei e le alghe. Bisogna invece evitare gli alimenti che inibiscono l’assorbimento dello iodio come arachidi, cavolo, fagioli di soia, pinoli, senape e rape.

Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. La vitamina A (il beta-carotene potrebbe non essere scomposto), la vitamina C ed E, la riboflavina, la niacina, la piridossina e lo zinco possono dare risultati positivi. La cura può prevedere la somministrazione dell’ormone tiroideo. L’esercizio è indicato perché stimola la produzione degli ormoni tiroidei (vedi la Parte II).
Tra le erbe che possono essere d’aiuto ricordiamo la quercia marina. Anche le sostanze naturali possono dare risultati positivi. Lo iodio organico, come quello presente nelle alghe kelp, viene trattenuto meglio e eliminato meno velocemente dal corpo dello ioduro di potassio.

Sono i sentimenti che creano l'attrazione, non solo l'immagine o il pensiero. Vivi, senti, attua il tuo futuro come se stesse accadendo.
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