Ad un mese esatto ......una storia triste ma di coraggio.
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STRAGE DI VIAREGGIO - MEDAGLIA D'ORO AL VALORE CIVILE PER HAMZA AYAD
Un ragazzo marocchino di 16 anni, Hamza Ayad, è morto nella terribile notte di Viareggio per salvare la sorellina di 3 anni.
Per salvare la sorellina, la piccola di casa, Hamza Ayad non ha esitato a gettarsi tra le fiamme e le macerie dell'appartamento distrutto dall'esplosione del gas. Hamza, mentre cercava la piccola Iman, era stato sopraffatto dal fumo e dal gas e, svenuto, era stato raggiunto dalle fiamme. Entrambi erano stati portati ancora vivi al pronto soccorso ma il ragazzo era morto quasi subito. Il sacrificio purtroppo e' risultato inutile: la bambina, trasferita al Bambin Gesu' di Roma, è morta ugualmente a causa delle gravissime ustioni riportate.
"Hamza era nato in Marocco 16 anni fa, ma aveva vissuto in Italia per quasi metà della sua giovane vita.
Nella cittadina toscana stava benissimo, si era integrato con i compagni di scuola, di calcio e di altri hobby.
Ormai sentiva Viareggio la sua città: amava il mare, frequentava l'istituto nautico e la sua passione più grande era il calcio.
Tra gli oltre venti morti, Hamza è una delle poche vittime dell'incendio di cui si conosce il nome, la storia.
Una bella storia di immigrazione che non finisce ghettizzata, ma al contrario un esempio di integrazione da seguire.
Era una persona di cuore, raccontano affranti gli amici, e lo ha dimostrato fino all'ultimo.
La notte dell'inferno lui ha pensato per prima cosa alla sorellina, la piccola di casa, Iman, di soli 3 anni.
Hamza ha tirato lei fuori dalle fiamme e ha aiutato i suoi genitori, ma lui non ce l'ha fatta.
E' svenuto nella sua abitazione e poco dopo è morto per asfissia.
Poi il fuoco ha avvolto il suo corpo.
Una catenina che portava al collo ha permesso alla sorella maggiore, 21 anni, di riconoscerlo.
Ibtzen Ayad è l'unica illesa e sopravvissuta della famiglia.
La sorellina di 3 anni è morta al Bambin Gesù di Roma, dopo aver lottato, attaccata ad un respiratore, per 24 ore.
Abou Talib Aziza e Mohamed Ayad, i genitori, sono deceduti a causa delle ustioni riportate nei giorni seguenti l'esplosione.
Hamza voleva finire gli studi e andare a lavorare subito.
Il suo sogno era quello di sposare la sua fidanzata, un'italiana, con la quale stava da un anno. Costruire con lei una famiglia a Viareggio, la città adottiva che ormai sentiva sua.
Il suo è un esempio di integrazione della nuova generazione che non fa distinzioni per il colore della pelle o la forma degli occhi.
Allegro, leale di cuore Hamza, con tanti amici italiani e non, che non possono fare altro che piangerlo fuori dall'ospedale di Viareggio.
Una storia emblematica per la nuova Italia che è e che verrà, in cui l'integrazione e la multietnicità la fanno da padrone.
E Hamza, il ragazzino coraggioso, diventa il simbolo della tragedia che non risparmia nessuno, che si porta dietro chiunque incontri, che semina morte e dolore." (da un Editoriale del TG3)
Non basta questo gesto per ricordarlo fra "gli eroi di Viareggio" e per proporre al Presidente della Repubblica Napolitano di attribuire a questo angelo sfortunato la medaglia d'oro al valore civile alla sua memoria?
Se saremo in tanti a condividere questa iniziativa, faremo formale domanda al Presidente della Repubblica, attraverso le istituzioni viareggine e toscane.
Viareggio, 3 luglio 2009
1 commento:
che bella storia ... bella nella sua drammaticità, un insegnamento per tante situazioni di intolleranza, per tante macerie ideologiche con cui purtroppo ci confrontiamo ogni giorno. Grazie.
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