In più di 10.000 alla processione per non dimenticare ed avere subito Giustizia
Tante fiammelle, dieci, cento, mille, diecimila, quelle che ieri sera, tremolanti, si sono accese a rischiarare la notte. Ad un mese esatto dalla tragedia ferroviaria, Viareggio ha voluto ricordare in questo modo le vittime del disastro ferroviario che ha cambiato il destino di una città.
29 giugno 2009 - 29 luglio 2009
E' già trascorso un mese dall'esplosione del treno cisterna carico di gpl che in un attimo si è trasformato in una bomba, provocando la morte di 28 innocenti. Viareggio ha ricordato la tragedia. 10000 sono i viareggini scesi in strada.
Con il dolore nel cuore, con la voglia di giustizia.
Viareggio vuole sapere perchè l'asse di un carrello merci può rompersi. Viareggio vuole che sia fatta chiarezza.
Viareggio vuole ricominciare a vivere, vuole rinascere, risorgere ancor più bella. Viareggio vuole conoscere chi ha sbagliato e chi pagherà dazio.
Da un lato, alla stazione ferroviaria, al binario 1, una manifestazione promossa dai ferrovieri, da lavoratori, giovani, cittadini che, ad un mese dalla strage, intendono ricordare le vittime, i loro familiari e coloro che hanno perduto tutto, perché quanto avvenuto non sia dimenticato e non si ripeta più.
Dall'altro, presso la chiesa di S. Antonio, una celebrazione eucaristica dove, mons. Italo Castellani. asserisce: "Siamo ad un mese dalla tragedia della Stazione, iniziata la sera del 29 giugno ma non certo ancora terminata.
Non terminata nel dolore per i nostri fratelli e sorelle deceduti a causa di quel disastro.
Non terminata nella preoccupazione e nell’ansia per i feriti, molti ancora, che necessitano di tante cure.
Non terminata nel disagio di chi ha perso la casa e i suoi beni.
Non terminata nella riproposta di tanti interrogativi…".
Infine elogia la forza della città di Viareggio "la popolazione ha reagito con grande compostezza e misura: ad una tragedia fuori misura.
Voi gente di Viareggio avete reagito con "misura", cioè siete stati più grandi della tragedia e del disastro.
A Viareggio tutti abbiamo visto tanti volti segnati dalle lacrime insieme al pudore, alla riservatezza e alla solidarietà di popolo" Laicità e fede si uniscono immediatamente dopo, davanti alla sede della Croce Verde.
Una stretta di mano simbolica tra chi proviene dal binario 1 e chi è appena uscito di Chiesa.
Una fiaccola tra le mani Le campane suonano a lutto.
In silenzio, la folla raggiunge via Porta Pietrasanta e via Ponchielli.
E alcuni ferrovieri scandiscono i nomi delle vittime
Maria Luisa Carmazzi
Andrea Falorni
Ilaria Mazzoni
Elena Iacopini
Luca Piagentini
Lorenzo Piagentini
Stefania Maccioni
Ana Habic
Mario Pucci
Rosario Campo
Claudio Bonuccelli
Hamza Ayad
Iman Ayad
Mohamed Ayad
Noureddin Boumalahaf
Abdellatif Boumalahaf
Amdula Boumalahaf
Michela Mazzoni
Abou Talib Aziza
Mauro Iacopini
Emanuela Milazzo
Alessandro Farnocchia
Sara Orsi
Roberta Calzoni
Federico Battistini
Abou Talib Aziza
Oliva Magdalena
Cruz Ruiz
Antonio Farnocchia
Moussafar Rachid
Andrea Falorni
Ilaria Mazzoni
Elena Iacopini
Luca Piagentini
Lorenzo Piagentini
Stefania Maccioni
Ana Habic
Mario Pucci
Rosario Campo
Claudio Bonuccelli
Hamza Ayad
Iman Ayad
Mohamed Ayad
Noureddin Boumalahaf
Abdellatif Boumalahaf
Amdula Boumalahaf
Michela Mazzoni
Abou Talib Aziza
Mauro Iacopini
Emanuela Milazzo
Alessandro Farnocchia
Sara Orsi
Roberta Calzoni
Federico Battistini
Abou Talib Aziza
Oliva Magdalena
Cruz Ruiz
Antonio Farnocchia
Moussafar Rachid
Un lungo e commosso applauso lascia spazio a mille pensieri, a mille parole.
Un silenzio colma il vuoto.
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